L’infertilità in Europa è un argomento tabù e purtroppo è in aumento.
Abbiamo fatto uno studio di opinione dei pazienti sulla considerazione sociale dell’infertilità nel loro paese.
Questo lavoro ha avuto la partecipazione di oltre 1.700 pazienti provenienti da 10 paesi in Europa e ci consente di vedere l’evoluzione dei dati facendo un confronto con lo studio precedente che abbiamo fatto nel 2014, in cui abbiamo posto le stesse domande a 1.766 altri pazienti.
Abbiamo presentato i risultati alla 36ema edizione del Congresso della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE) e ve ne voglio parlare.
Per me, la domanda più importante del sondaggio è: Pensi che i trattamenti di riproduzione assistita siano ancora tabù nel tuo paese?
Come media europea, il 63% dei pazienti con problemi di fertilità lo vive in un ambiente di rifiuto sociale. Cinque anni fa, il 52% la pensava così.
Nonostante il 9% dei bambini nasce grazie a trattamenti di riproduzione assistita, questi sono ancora un argomento proibito tra troppe persone.
Come potete vedere, la percezione è diversa in ogni paese in base alle sue leggi e alle sue tradizioni culturali e religiose. È anche sorprendente che i paesi più tolleranti nel 2014 non lo siano più adesso.
Penso che l’infertilità continua ad essere un tabù perché la fertilità maschile è ancora associata alla virilità, perché la maternità è ancora considerata una priorità come parte del ruolo sociale di donna e perché il fatto di non poter avere figli è visto come un peccato piuttosto che un problema medico.
Com’è possibile? Come può essere che, a questo punto, questa situazione non sia ancora moralmente accettata dalla maggior parte della società? Cosa ne pensate? Cosa possiamo fare?
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