Coronavirus, FIV e gravidanza

In questi giorni il mondo sta vivendo una situazione eccezionale, che nessuno di noi aveva conosciuto; dico il mondo, perché stiamo parlando di una pandemia (una malattia epidemica che si diffonde in molti paesi). L’epidemia coronavirus, che ha indotto il governo spagnolo a dichiarare uno stato di allarme, richiederà nelle prossime settimane alte dosi di responsabilità individuale e collettiva.
Presso Institut Marquès stiamo applicando le raccomandazioni formulate dal Ministero della Salute e dalle società scientifiche nazionali ed europee nel nostro settore (SEF ed ESHRE). Siamo consapevoli del costante aggiornamento di tutte queste misure e preparati ad agire di conseguenza in ogni momento con al fine di garantire la sicurezza del nostro team e dei nostri pazienti. Ma soprattutto, dobbiamo rimanere calmi. Nelle nostre strutture troverai ovunque distributori di gel idroalcolici, scatole di fazzoletti o pattumiere con pedale in modo da non doverli toccare con le mani; abbiamo aumentato la disinfezione delle nostre sale visita e rimosso le nostre riviste e brochure dai nostri nidi; e abbiamo annullato tutti gli eventi di gruppo, come i colloqui con i pazienti presenziali, per ridurre i rischi di contagio. E queste sono solo alcune delle misure abilitate di fronte alla situazione senza precedenti che è cambiata da un giorno all’altro.
Chi ha pianificato di iniziare un trattamento o lo ha appena fatto vorrà ricevere la mia opinione. Per chi ha già iniziato, non avete motivo di temere. Secondo la SEF (Spanish Fertility Society), il virus non viene trasmesso dalla madre al feto. Non ci sono prove che sia presente nel materiale biologico riproduttivo (ovociti, spermatozoi, embrioni) o nei fluidi biologici correlati (liquido follicolare, sperma) o nelle secrezioni genitali (vaginali, uterine). La SEF aggiunge che finora non è stato osservato un aggravamento della malattia nelle pazienti in gravidanza infette, e che non è stato osservato un aumento degli aborti dall’inizio della crisi. Quindi potete stare calmi sotto questo aspetto. La cosa più consigliabile ora è informarsi, ma sempre da fonti solventi e rigorose e, soprattutto, fidarsi dei nostri professionisti e tenere conto del loro parere.
Nei prossimi giorni continueremo ad assistere i nostri pazienti attraverso videoconferenza e solo visite di emergenza di persona. All’Institut Marquès siamo i primi a lavorare per ridurre la diffusione e il contagio di una malattia tanto nuova quanto espansiva e che ci tiene tutti al limite. Ma la vita si fa strada, e una volta che questo episodio grave sarà sotto controllo, lo farà con più forza che mai.

1 commento

  1. Rullo dr Giovanni Risposta

    Complimenti,condivido in pieno il vostro modo di agire cordiali saluti Dott Rullo Giovanni

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